domenica 29 gennaio 2012

prima iniziativa pubblica degli Impegnati

Sabato 28 gennaio una parte degli aderenti alla lista Impegno per Grugliasco ha effettuato la prima uscita pubblica, con un banchetto presso il mercato di Viale Echirolles.

E' stato distribuito materiale con i riferimenti di Impegno e in particolare la Lista ha iniziato a raccogliere direttamente dai cittadini i problemi, le questioni concrete da affrontare nella nostra città.

L'interesse è stato molto, quasi inatteso, si sono fermate a discutere davvero molte persone: purtroppo il comportamento dei partiti, anche quelli a sinistra- tutti!- sta deludendo e preoccupando le persone, specialmente coloro che si riconoscono storicamente a sinistra... che si trovano a dover pagare lotte di potere tra dirigenti nazionali e anche tra dirigentuncoli locali... e svilimento della Politica.

Anche per questo il fatto di parlare di questioni che ci riguardano da vicino, che toccano concretamente il nostro quotidiano è stata ben accolta: essere per una volta ascoltati e non solo utilizzati per essere "riempiti" di doveri, di richieste; riuscire a riconnettere il fatto che votare significa scegliere la qualità della vita e si può essere protegonisti in prima persona.

L'idea di impegnarsi e poter tornare a prendere voce è davvero allettante e al contrario di quanto si pensa moltissimi desiderano partecipare attivamente al cambiamento a conferma che Impegnarsi è quanto mai utile, possibile e necessario!

bene!
procediamo insieme, allora!


martedì 24 gennaio 2012

IMPEGNATEVI!

INDIGNARSI E IMPEGNARSI, CONCETTI DI CUI TRATTA APPROFONDITAMENTE HESSEL NEI SUOI RECENTI SCRITTI,
RAPPRESENTANO IL  "MANIFESTO"  DEL NOSTRO PENSIERO,
DELLE NOSTRE MOTIVAZIONI, 
DEI VALORI  E DELLA STORIA DA CUI PARTIAMO,
DELLE PROSPETTIVE CHE  CI UNISCONO,
DI QUELLO CHE VORREMMO FARE
..  ANCHE A PARTIRE DAL QUOTIDIANO DELLA NOSTRA GRUGLIASCO..

  Nadia Marabese



IMPEGNATEVI. Stéphane Hessel con Gilles Vanderpooten, Salani Editore, 2011, Milano

Nello scritto Indignatevi!  Hessel si chiede dove siano i valori tramandati dalla Resistenza, dove la voglia di giustizia e di uguaglianza, dove la società del progresso per tutti?
A ricordarci le cose che non vanno sono gli eventi di una quotidianità fatta di ingiustizie e di orrori come le guerre, le violenze, le stragi. Hessel parte da qui, per indicare a tutti quali sono i motivi per cui combattere e per cui tenere alta l’attenzione. L’indignazione è il primo passo per un vero risveglio delle coscienze, e il grido di Hessel ce lo ricorda con fermezza e convinzione.

Hessel nasce nel 1917 a Berlino, in una famiglia di intellettuali e artisti e si trasferisce in Francia agli albori del nazismo. E’ fra i primi ad entrare nella resistenza francese, viene arrestato dalla Gestapo e deportato in campo di concentramento; riesce a fuggire, lo riprendono, ma lui resiste e sopravvive fin alla liberazione. Dopo la guerra intraprende la carriera diplomatica all’Onu ed è uno degli autori della Dichiarazione Universale dei diritti dell’uomo del 1948. Pioniere della grande organizzazione internazionale, il suo senso civico lo porta ad impegnarsi a favore dei diritti di ogni uomo, quindi dei clandestini, dei senzatetto, senza terra, senza patria, e più globalmente nella lotta contro le diseguaglianze. E’ contro il conflitto israeliano-palestinese, e cerca inutilmente una soluzione, quindi si applica allo sviluppo dei Paesi non allineati e dà il via alla nascita delle prime Ong. E’ fra i primi a intuire che l’ecologia è la principale sfida del XXI secolo.

Dopo “Indignatevi“, il saggio in cui l’autore sosteneva come l’indignazione fosse il primo passo per un vero risveglio delle coscienze, ci offre ora “Impegnatevi!” nel quale rivolge un messaggio a tutti ma in particolare ai giovani proponendo il parallelismo tra la situazione attuale e quella dei tempi della Resistenza contro il Nazifascismo. 

Anche oggi siamo di fronte a situazioni insopportabili contro le quali dovremmo avere lo stesso tipo di reazione di allora! Stop alle lamentele, alla delusione, alle disperazione fine a se stessa. Hessel ci ricorda quanto fossero drammatiche le condizioni reali nel periodo del nazismo, sul territorio occupato e nei campi di concentramento, eppure si reagì, si superò quel momento. Se recuperiamo la capacità di indignarci e sappiamo subito rendere operativa quella di impegnarci, possiamo affrontare questa fase difficile con buone possibilità di successo.

Per Hessel lo scandalo maggiore è quello economico: le diseguaglianze sociali, la contrapposizione di estreme ricchezze ed estrema povertà nel pianeta, ma anche più vicino a noi, l’acuirsi del divario tra i troppo ricchi e i troppi poveri. 
Non basta indignarsi per le ingiustizie nel mondo, fenomeni lontani e quasi astratti, ma molto concretamente l’ingiustizia si presenta alla nostra porta, adesso, subito.
Il termine “Resistere” deve avere un senso reale, e bisogna cercare di capire come si possa e si debba concretamente agire per contrastare ciò che giustamente indigna.